Proseguono gli incontri con i finalisti della edizione 2017 del Premio Alassio 100 Libri – Un Autore per l’Europa, iniziativa organizzata e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, con l’adesione del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero degli Affari Esteri e la Regione Liguria.

Sabato 29 luglio alle 21.15, nei Giardini del Palazzo Comunale, sarà presente la scrittrice finalista della 23esima edizione Donatella Di Pietrantonio, che presenterà il suo “L’Arminuta” (ed. Einaudi), intervistata dal prof. Franco Gallea.

“Proseguono gli incontri pubblici con gli scrittori finalisti della nuova edizione del premio Alassio Cento Libri – Un Autore per l’Europa, che come ogni anno porta nella nostra Città gli autori dei casi letterari più apprezzati e i nomi più illustri del panorama culturale nazionale”, dichiara Monica Zioni, Vice Sindaco di Alassio con delega alla Cultura.

In caso di maltempo, l’incontro si svolgerà nell’Auditorium “Roberto Baldassarre” al quarto piano della Biblioteca Civica in Piazza Airaldi e Durante n. 7, locale dotato di aria condizionata.

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IL LIBRO
«Ero l’Arminuta, la ritornata. Parlavo un’altra lingua e non sapevo piú a chi appartenere. La parola mamma si era annidata nella mia gola come un rospo. Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza».

– Ma la tua mamma qual è? – mi ha domandato scoraggiata. – Ne ho due. Una è tua madre.

Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L’Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell’altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all’altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l’Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c’è Adriana, che condivide il letto con lei. E c’è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L’accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell’Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.

L’AUTRICE
Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Ha esordito con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot 2011, Premio Tropea). Con Bella mia (Elliot 2014) ha partecipato al Premio Strega. Per Einaudi ha pubblicato L’Arminuta (2017).