L’incontro si è svolto ieri nella sala giunta del Comune di Savona, alla presenza del management delle società Consorzio Depurazione Acque di Savona, Servizi Ambientali, Servizi Comunali Associati e dei Sindaci dei comuni che rappresentano la maggioranza delle quote nei vari consigli.

Si è trattato di una riunione operativa per definire gli aspetti tecnici necessari per la creazione di un nuovo soggetto societario a cui  l’EGAto dovrà affidare con la modalità “house providing” la gestione del ciclo idrico integrato dell’ATO 1 Savonese.

“Questa è stata l’occasione, come promesso in campagna elettorale – commenta Marco Melgrati, sindaco di Alassio – per affrontare e risolvere i problemi che per anni hanno giaciuto in materia di depurazione e interconnessione delle reti idriche. Ho voluto portare all’attenzione dei presenti non solo le problematiche del Comune di Alassio, ma anche degli altri comuni facenti parte di SCA perché è solo facendo sistema che determinate problematiche possono essere risolte”.

“Nell’atto vincolante che dovrà essere sottoscritto – prosegue Melgrati – ho richiesto e ottenuto che vengano inseriti alcuni punti che ritengo una priorità per il territorio”.

Il primo: che nel tempo che si interpone tra l’atto costitutivo del nuovo soggetto gestore e la fusione delle tre società operanti sul territorio, siano trasferite subito al nuovo gestore personale e funzioni di natura amministrativa. Ciò consentirebbe un’ottimizzazione dei tempi per l’operatività del nuovo soggetto.

Il secondo: che subito dopo l’atto di affidamento al nuovo gestore venga approvata la modifica del piano d’ambito con il nuovo progetto per la costruzione di un depuratore in territorio Alassino. Attualmente infatti, il piano prevede un unico polo della depurazione dell’estremo ponente della provincia verso il depuratore di Borghetto S.S.

Il terzo: l’approvazione del progetto per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria del depuratore del Comune di Villanova d’Albenga, per adeguare l’impianto in previsione dello sviluppo urbanistico del territorio, migliorandone l’efficienza depurativa con la relativa diminuzione dei costi di gestione;

Il quarto: che venga completato l’iter avviato dall’amministrazione di Laigueglia, per il declassamento delle stime sotto i 10.000 abitanti equivalenti da parte del Ministero dell’Ambiente. Tale requisito se validato, permetterebbe al Comune, grazie alla messa in funzione del nuovo impianto di pretrattamento inaugurato l’anno scorso, di rispettare i requisiti di legge in materia di depurazione delle acque, facendolo uscire cosi, dal possibile schema sanzionatorio della comunità europea.

L’ultimo: l’interconnessione delle reti idriche esistenti al fine di scongiurare definitivamente le problematiche legate all’erogazione del servizio nel periodo di forte flusso turistico ottimizzandone la risorsa e riducendone i relativi sprechi.

“Contestualmente – continua Melgrati – abbiamo chiesto le autorizzazioni alle Ferrovie dello Stato per l’attraversamento dei binari con i cavi elettrici necessari all’impianto di pretrattamento in località Sant’Anna.

In assenza di scarichi chimici, l’entrata in funzione della stazione di pretrattamento, da sola, potrà già risolvere l’80% delle problematiche relative agli scarichi fognari alassini. Allo stesso modo abbiamo però conferito alla SCA il mandato per realizzare lo studio di fattibilità di un impianto di depurazione”.

“Quest’incontro è stato la dimostrazione che quando i personalismi e gli interessi di campanile, che per anni hanno bloccato lo sviluppo ambientale dell’intero territorio, vengono messi da parte, mantenendo la gestione del ciclo idrico integrato in capo alle amministrazioni pubbliche, si possono ottenere dei risultati tangibili sul territorio e per i cittadini. L’auspicio e che il lavoro odierno non venga vanificato”.