Ha letteralmente incantato la platea che domenica sera si è recata all’Auditorium della Biblioteca Deaglio di Alassio per assistere all’ultima delle cinque presentazioni dei romanzi finalisti del premio letterario Alassio 100 Libri

Dopo Giusi Marchetta, Lia Levi, Roberto Alajmo e Cristina Comencini, la scrittrice Rosella Postorino ha presentato il suo “Le assaggiatrici”, edito da Feltrinelli: una rievocazione romanzata della vera storia di Margot Wölk, assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf, ambientato nell’autunno del 1943.

Molto diretta, a tratti spigolosa, come affrontare argomenti di questo genere forse richiede, l’autrice è entrata nell’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, per chiedersi che cosa significhi essere, e rimanere, umani. Ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk, ha raccontato la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Come lei, i lettori si trovano in bilico sul crinale della collusione con il Male, della colpa accidentale, protratta per l’istinto – spesso antieroico – di sopravvivere. Di sentirsi, nonostante tutto, ancora vivi.

“Ancora una volta – spiega Paola Cassarino, Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio – il Prof. Gallea attraverso le sue domande e la sua attenta analisi ci aiutato ad entrare nel cuore del romanzo in un contesto sicuramente non facile da rendere e da descrivere”.

“E’ questo l’ultimo dei cinque appuntamenti con i finalisti del premio – aggiunge Cassarino – e sinceramente ho apprezzato ogni singola presentazione. Credo che per la giuria non sarà facile indicare il vincitore di questa edizione del premio”.