Verrà inaugurata sabato 4 dicembre alle 17:30 alla ex Chiesa Anglicana, nell’ambito delle manifestazioni del Festival della Cultura, la mostra “Love from Alassio” arte grafica dei primi anni del Novecentoin questi spazi evocativi sarà esposta una  selezione di rari e pregiati manifesti pubblicitari, nati dalle collaborazioni tra le agenzie pubblicitarie e artisti di assoluto rilievo come Craffonara, Codognato e  il savonese Romoli, tra i maggiori cartellonisti del Novecento. Saranno esposti anche raffinati abiti d’epoca e arredi che condurranno il visitatore in un vero e proprio viaggio nel tempo. L’esposizione verrà realizzata grazie alle  preziose collaborazioni della Galleria l’Image nella persona del titolare Alessandro Bellenda e del Museo Daphnè della Moda e del Profumo di  Sanremo. Le opere grafiche della galleria alassinaapprezzate dai collezionisti internazionali, costituiranno il nucleo centrale dell’esposizione e gli abiti del celebre atelier matuziano sapranno affascinare il pubblico con la loro squisita fattura.
Il titolo ricorda la formula di saluto più utilizzata dai turisti inglesi nelle cartoline spedite da Alassio in tutto il mondo. Si rivivrà l’epoca di un turismo d’élite, che ha fatto scoprire la bellezza della città e l’ha resa un luogo simbolo di qualcosa che ancora oggi  è molto più di una semplice vacanza, ma un’esperienza unica.
Siamo tutti proiettati al futuro – commenta Paola Cassarino, Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio – com’è giusto che sia a ridosso della fine dell’anno e può esser di buon auspicio chiudere con una mostra che apre uno squarcio su una delle epoche più affascinanti del ‘900. Guardiamo, visitando la mostra, un com’eravamo che ci sarebbe piaciuto vivere a suo tempo per assaporare un periodo dove l’eleganza e il garbo erano fattori predominanti. Recuperiamo grazie alla mostra un po’ di quella grazia e di quella gentilezza che tanto bene farebbe oggi, proprio oggi che stiamo progettando il 2022“.​
L’esposizione è a cura di Claudia Andreotta e Francesca Bogliolo, con approfondimento critico di Andrea Daffra, esperto di grafica e sarà aperta dal 4 dicembre 2021  al 6 gennaio 2022 
(Orario di apertura: 15,00 – 18,00 Dicembre 2021 05/06/07/08/09/10/11/12/16/18/19/23/24/26/27/28/29/30/31. Dal 2 al 6 gennaio 2022 l’orario di apertura della mostra sarà anticipato al mattino dalle ore 10 alle ore 13. Ingresso libero; info: biblioteca@comune.alassio.sv.it)
LA MOSTRA
 
Il progetto della mostra affonda le radici nella consapevolezza che ogni città non possa prescindere dal rapporto con il proprio passato, ai fini di poter efficacemente adempiere a una delle principali funzioni dell’arte: fare memoria. Il raffronto con il proprio sostrato storico-culturale appare necessario per poter narrare con efficacia comunicativa il proprio presente, in un continuo dialogo metaforico tra dove ci si trovava e la direzione attuale, poiché, in effetti, l’Arte non è altro che un “qui e ora”, destinato a cristallizzare in un tempo immobile un canone estetico e una potenzialità concettuale. Fare Arte, oltre che rappresentare, come sostenuto da Amedeo Modigliani, il dovere di salvare un sogno, è anche viaggiare con l’immaginazione, con la memoria e con il sentimento, rivisitando i luoghi che hanno segnato le nostre e le altrui esistenze. Alassio è, in quest’ottica. prima che un luogo fisico, un luogo simbolico. Spesso gli scrittori, italiani e stranieri, hanno tentato di esprimere con parole nitide, lo sguardo di chi si avvicina a questa terra. “A guardarlo dalle nostre colline, della Liguria occidentale, il mediterraneo sale all’orizzonte come un immenso edificio di luce. Fa sognare partenze, voli supremi. A volte è bianco e fa l’effetto di una nuvola; più spesso è di un azzurro.”  Nelle parole di Biamonti si rintracciano echi delle immagini che dovevano affascinare chi, per turismo, nel passato attraversava il profilo della Liguria soggiornando nei borghi che si susseguivano lungo quella costa caratterizzata da una suggestiva ferrovia, percorsa da treni dedicati al turismo di lusso. L’allestimento  della mostra ha l’intento specifico di contribuire con i mezzi grafici  non solo a fornire elementi  esplicativi per il pubblico (per il quale sarà disponibile anche una brochure), ma anche a ricreare queste atmosfere, attraverso materiali appositamente realizzati prendendo spunto dai manifesti, cercando di riproporre l’ideale paradiso in cui assaporare il senso dell’esistenza, racchiuso in attimi fugaci e colmi di bellezza, da cogliere senza alcuna esitazione.
I MANIFESTI
Dagli anni Ottanta del XIX secolo il manifesto pubblicitario ha contribuito a creare l’immagine di  Alassio proponendo tematiche  accattivanti, come  gli sport più in voga, gli eventi festaioli e le bellezze naturali. Si è formato un notevole patrimonio cartaceo che oggi costituisce una preziosa testimonianza del passato e che riporta con una certa nostalgia alla raffinatezza dei séjours d’hiver, alla vita mondana e spensierata sotto i chioschi o nei cafés chantants, ai grandi alberghi lungo la costa, ma anche ai viaggi e agli albori del turismo di massa. Questi cartelloni  si basano su efficaci escamotages visivo-letterali immediatamente comprensibili (sviluppati associando rappresentazioni eloquenti a slogan strategici) ora tradizionali e suggestivi, ora con maggior semplificazione visiva, grazie alle competenze dei grafici pubblicitari. Il manifesto viene accolto dai diversi strati sociali della popolazione e, rispecchiando lo stile generale dell’epoca, ne condiziona  il gusto e le usanze à la page: ciò spiega perché anche  artisti di un certo livello si prestassero nel realizzare un oggetto la cui esistenza era, in realtà, limitata nel tempo. Ed è proprio grazie a questi contributi di alto livello  che moltissimi manifesti richiamano stili o movimenti artistici internazionali. Non potevano tuttavia mancare elementi ricorrenti: ambienti evocativi e pittoreschi, eleganti inquadrature, riferimenti alla modernità e, soprattutto in determinate realtà, attenzione alla salubrità dell’aria e alla presenza di strutture terapeutiche d’avanguardia.  E quindi nel tempo il  cartellone pubblicitario ha acquisito un linguaggio caratteristico e inconfondibile.

COLLABORAZIONI
La mostra è organizzata in collaborazione con importanti partners, la Galleria L’Image di Alassio e il Museo  DAPHNÉ della Moda e del Profumo di Sanremo.
Galleria L’Image
La galleria L’Image, inaugurata nel Maggio 1998, è una galleria specializzata unicamente nella vendita e nell’acquisto di manifesti pubblicitari originali del XX secolo. Il titolare Alessandro Bellenda, per molti anni entusiasta collezionista desideroso di condividere con altri la sua passione, propone una formidabile raccolta di manifesti italiani ed internazionali di ogni genere e periodo. Il negozio fornisce assistenza e suggerimenti per scegliere il soggetto più adatto ad ogni esigenza di stile per la decorazione di residenze private, locali pubblici, come pure di uffici e studi professionali. Inoltre si possono  avere indicazioni per iniziare una collezione tematica, orientata su quelli che potrebbero essere i propri passatempi e passioni e la possibilità di fare ricerca di materiale per musei, fondazioni, archivi aziendali, architetti ed arredatori. Un luogo dove scoprire innumerevoli proposte che potranno accompagnarvi nel mondo affascinante e seducente del manifesto pubblicitario, una delle più significative espressioni artistiche del XX secolo.
Museo Daphné della Moda e del Profumo
Il Museo Daphné della Moda e del Profumo ha  sede  in un palazzo del 1200, le cui fondamenta risalgono al periodo romano. Nel XIX secolo appartenne ai duchi di Galliera ed ora, nelle sue stanze sono raccolte collezioni uniche di abiti antichi e contemporanei, coordinati con accessori e flaconi di profumo delle varie epoche. Tra gli oggetti  più curiosi, citiamo un parasole ricamato appartenuto alla Regina Margherita, un abito da sera ed un mantello rosso indossati da Grace Kelly, solita frequentare l’atelier; un abito dorato realizzato in esclusiva per la cantante Nilla Pizzi, in occasione del Festival della Canzone di Sanremo. Il museo vanta una straordinaria collezione di flaconi di profumo italiani e francesi del XIX secolo. Il patrimonio museale è frutto della sensibilità di clienti dell’atelier che hanno donato abiti, oggetti ed accessori d’epoca appartenuti alle loro mamme e nonne, con espresso desiderio che non andassero dispersi e che potessero trovare nuova vita. .
EVENTI COLLATERALI*
Il 18 dicembre avrà luogo la presentazione del volume del prof.  Matteo Paoletti “Il Casino di Alassio. Una storia spettacolare” che costituirà un interessante approfondimento su uno dei ritrovi più mondani e amati dai turisti.
*Altri eventi, in corso di organizzazione, saranno comunicati successivamente.