Ci piace pensarlo come un modello virtuoso di ripensare l’accoglienza turistica nella nostra città nel segno della sicurezza e della salute.

Il messaggio è partito forte e chiaro, un messaggio di grande positività, e stamani la conferenza stampa in cui il progetto è stato ufficialmente presentato ai media locali, ha ribadito coi fatti la volontà di Alassio e del territorio di fare squadra per rassicurare cittadini e turisti che ogni azione possibile è stata e sarà messa in essere per fare di queste città, città sicure.

Se per la Città del Muretto di parla di Alassio Safe e di un’azione già avviata lo scorso anno per Finale Ligure, Loano e Pietra Ligure si tratta di un debutto ma con la volontà di crescere insieme.

Presenti con Francesco Bogliolo e Augusto Gandolfo, rispettivamente presidente e vicepresidente di Alassio Salute, il Sindaco con l’Assessore alle Politiche Sanitarie del Comune di Alassio, Marco Melgrati e Fabio Macheda; il Sindaco con il vicesindaco di Loano, Luigi Pignocca e Remo Zaccaria, il Sindaco di Finale Ugo Frascherelli, il Vice Sindaco di Pietra Ligure, Daniele Rembado; il responsabile di Pietra Medica e vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Savona, Edmondo Bosco e il referente dell’Associazione Albergatori di Alassio, Simone Giardini.

“Le motivazioni che indicono a scegliere una destinazione turistica piuttosto che un’altra – hanno infatti spiegato i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte – sono significativamente variate a seguito dell’emergenza sanitaria. Fornire un servizio tempestivo, innovativo e in sicurezza, accanto alla piacevolezza dei lidi e delle strutture recettive, è la chiave di lettura di una nuova domanda cui, grazie ai Medici di Medicina Generale ci sentiamo di poter rispondere con grande entusiasmo”.

“E’ cambiata la domanda turistica, ma è cambiata anche la figura del medico di famiglia – ha aggiunto Brunello Brunetto, presidente della Commissione Salute e Sicurezza Sociale della Regione Liguria – che proprio in occasione di questa emergenza sanitaria ha dovuto reinventarsi. Centri come Alassio Salute e come le altre realtà attive su questo territorio hanno saputo dare risposte pronte e pratiche sia ai pazienti, sia allo stesso sistema sanitario. La telemedicina, l’innovazione sono il nostro presente e il nostro futuro. Stiamo cercando di dotare i centri medici di apparecchiature idonee a queste nuove visioni, il percorso non è certo semplice ma è stato avviato e oggi sono davvero felice di presenziare a questa iniziativa”.

“E’ cambiato anche il modo di vedere il territorio – proseguono gli amministratori – sono caduti confini e campanilismi: siamo squadra, un front comune contro la pandemia, a tutela delle rispettive cittadinanze, degli ospiti per una ripartenza e una graduale riapertura in totale sicurezza”.

Fortemente voluto dall’Unione Provinciale Albergatori, dall’Associazione Albergatori Alassio e dai Comitati Locali Turistici dei rispettivi Comuni, finanziato con i proventi della Tassa di Soggiorno, da oggi e fino al 31 dicembre sarà duqnue operativo dunque il servizio di telemedicina anche presso le strutture recettive e le seconde case: un vero e proprio servizio sanitario che consente un monitoraggio a distanza più volte al giorno per verificare sintomi e parametri vitali tramite televisita e teleconsulto o visita domiciliare o in studio, previo appuntamento.

“Negli ultimi mesi la tecnologia è stata un fondamentale supporto per il proseguo dell’erogazione di servizi di ogni genere amministrativi, finanziari, sociali, assistenziali… – il commento di Francesco Bogliolo e di Augusto Gandolfo, presidente e vice presidente di Alassio Salute – Mesi in cui abbiamo imparato a famigliarizzare con concetti come smartworking, e piattaforme di gestione dati​. Le riunioni in videoconferenza ci hanno permesso di mantenere contatti e portare avanti progetti. Ora quella stessa innovazione e tecnologia può aiutarci a proteggerci e a ripartire in sicurezza, valore primario dell’accoglienza”.