Venerdì 27 ottobre il progetto “A piccoli passi verso la Legalità” dell’Istituto Comprensivo Statale di Alassio e Ortovero, patrocinato dal Comune di Alassio, permetterà agli alunni delle classi terze dell’Istituto secondario di primo grado “Ollandini”e delle classi quarte e quinte dell’Istituto secondario di secondo grado “Giancardi Galilei Aicardi” di incontrare Giovanni Impastato, fratello di Peppino, vittima della mafia e testimone a sua volta duramente colpito. L’incontro/dibattito si terrà nei locali del Palalassio Ravizza con inizio alle ore 9,30.

Gli alunni che dialogheranno con Giovanni Impastato hanno affrontato a scuola, insieme ai propri insegnanti, un percorso interdisciplinare sul fenomeno mafioso e sui valori della legalità, riflettendo su articoli della Costituzione Italiana, conoscendo i nomi e la storia di chi ha dedicato la propria vita alla difesa della dignità propria e altrui. Hanno avuto modo di conoscere i profili di Peppino, di Giovanni e della loro madre Felicia Impastato, il loro coraggio e la loro determinazione, attraverso la visione del celebre film “I cento passi” e attraverso la lettura del libro di Giovanni Impastato Mio fratello. Tutta una vita con Peppino: uno spaccato inedito di vita famigliare dove la mafia viene vista e percepita con gli occhi bambini di Giovanni e di Peppino.

Gli studenti, guidati dai loro insegnanti, hanno, infine, formulato delle domande da porre a Giovanni Impastato in occasione dell’incontro di venerdì.

I docenti responsabili del progetto di educazione alla legalità sono gli insegnanti Letizia Cavallaro e Cristiano Di Adamo sostenuti dalla Dirigente Scolastica Sabina Poggio. Su loro invito il Dirigente Scolastico Massimo Salza dell’IIS Giancardi Galilei Aicardi di Alassio ha aderito all’iniziativa con gli studenti dell’Alberghiero, dell’Agrario e dell’Itis, nell’ambito dei programmi di educazione civica trasversale.

Il nostro progetto sulla legalità – dichiara il Consigliere alle Politiche Scolastiche ed Edilizia Scolastica del Comune di Alassio Fabio Macheda – è diventato nel corso degli anni un vero e proprio dispositivo educativo che contribuisce fattivamente alla crescita dei nostri ragazzi come cittadini responsabili, pronti a farsi portavoce dei valori più alti e a contrastare il sopruso e l’arroganza che talvolta ci circondano. Siamo onorati di poter ascoltare la testimonianza viva di una figura come Giovanni Impastato, che incarna gli ideali dell’antimafia e ci riporta agli albori stessi della lotta alla criminalità organizzata, all’indomani dell’omicidio di suo fratello Peppino”.