“Alassio, attraverso il gemellaggio con lo Zimbabwe, avvia una nuova stagione di promozione turistica della Città e del suo comprensorio, attraverso l’apertura di nuovi canali commerciali e turistici internazionali e una presenza speciale ad EXPO 2015”

Si è conclusa la visita ufficiale nella Città di Alassio della delegazione dello Zimbabwe, composta da S.E. Godfrey Magwenzi, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario dello Zimbabwe e da S.E. George El Badaoui, Console Generale dello Stato.

Articolata in due momenti, la prima giornata è stata dedicata alle bellezze di Alassio ed in particolare al celebre “muretto”, elemento distintivo della città e filo conduttore in termini simbolici del gemellaggio con lo stato africano ed il “Grande Zimbabwe”, palazzo medievale in pietra risalente al XII secolo, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1986.

La seconda, alla scoperta delle eccellenze produttive del comprensorio. Dalla produzione del basilico genovese dell’Azienda Calcagno di Celle Ligure, alle erbe aromatiche e al vino Pigato biologico dell’Azienda BioVio di Bastia di Albenga, passando per la produzione di olio extra vergine di oliva dell’Azienda Sommariva. Grande l’interesse dimostrato dalla delegazione per tutti gli aspetti produttivi, soprattutto nella prospettiva di una commercializzazione su nuovi mercati internazionali, che potrà essere sviluppata grazie ai buoni rapporti commerciali già avviati dal Consolato Generale, soprattutto verso i paesi asiatici.

Inoltre, in vista di EXPO 2015, dove lo Zimbabwe partecipa al Cluster di “Cereali e Tuberi” con uno Spazio Espositivo che si estende su una superficie di 125 metri quadri, è stato avviato un gemellaggio gastronomico che prevede una serie di “cooking team building” dove i giovani talenti della Scuola Alberghiera della Città del Muretto, guidati dai loro tutor, lavoreranno a fianco degli chef zimbabwesi per imparare a fare squadra. In questa occasione sarà lanciata la sfida del pane di grano turco, realizzato dagli alunni con il mais di cui lo Zimbabwe è grande produttore.

La collaborazione con lo Zimbabwe, tra gli stati africani culturalmente più avanzati con uno dei più alti tassi di alfabetizzazione dell’intero continente africano, rappresenta il primo passo di una politica strategica di rapporti internazionali destinata ad estendersi nel tempo anche ad altri interlocutori, con l’obiettivo di attirare nel comprensorio alassino un turismo di nicchia interessato alle bellezze paesaggistiche ed enogastronomiche.

L’Istituto Alberghiero di Alassio, con il progetto Italian Food Riviera Class, la Liguria dei giovani talenti e delle eccellenze, Expo–Scuola 2015, sarà protagonista dal 22 maggio al 18 giugno, a Casa Liguria, nel padiglione Italia, con attività di accoglienza e di show cooking.

Ai giovani maitre e chef del “Giancardi” di Alassio, guidati dai grandi dell’hotellerie della nostra regione, spetterà il compito di esaltare i prodotti e il cibo della nostra terra.

Consapevoli della sfida e delle opportunità che si stanno concretizzando intorno a questo progetto, ci candidiamo a raccontare, attraverso attività di cooperative-social cooking, l’incontro in “cucina” tra Alassio-Liguria e Zimbabwe ad Expo.

La proposta nasce nell’ambito delle iniziative di partenariato scaturite dalla visita ad Alassio dell’ambasciatore dello Zimbabwe, S.E. Godfrey Magwenzi, in preparazione della partecipazione dello Stato africano a Milano 2015.

Gli elementi portanti del gemellaggio gastronomico tra Alassio e la Liguria e lo Zimbabwe, per l’esposizione dedicata al tema: “Alimentare il pianeta – energia per la vita”, verranno delineati attraverso una serie di cooking team building dove i giovani talenti della Scuola alberghiera della Città del Muretto, guidati dai loro tutor, lavoreranno a fianco degli chef zimbabwesi per imparare a fare squadra. La mission è quella di creare o rivisitare nuove o vecchie ricette tipiche, utilizzando la grande vetrina di Expo per riaffermare l’universale culturale del cibo quale strumento di fratellanza tra popoli e culture diverse.

L’opzione sulla quale è incentrato il progetto di gemellaggio gastronomico è quella dell’animazione emozionale, che dovrà avvolgere il visitatore attraverso immagini e stimoli sensoriali tali da condurlo, attraverso laboratori creativi, alla sperimentazione dei sapori e dei saperi dei due mondi: percorsi multisensoriali capaci di fondere e contaminare i piatti della tradizione zimbabwese e ligure.

In preparazione ad Expo, che vedrà lo Stato africano protagonista nell’area tematica del mais, l’ambasciatore S.E. Godfrey Magwenzi lancia la sfida del pane di granoturco, di cui lo Zimbabwe è grande produttore, agli alunni della scuola alberghiera di Alassio .

La “competizione”, in linea con l’obiettivo dell’esposizione universale, vedrà impegnati, oltre agli alberghieri, gli esperti slow food del presidio del mais spinato di Gandino (BG)e si concluderà con la visita del presidente Robert Mugabe all’esposizione di Milano il prossimo 31 agosto.