Vi hanno preso parte tutte le categorie cittadine, i balneari ma anche l’Associazione Albergatori, il Consorzio Un Mare di Shopping, i rappresentanti delle agenzie immobiliari della città e l’Assoristobar chiaro segnale di come la questione della difesa del litorale non sia certo argomento di interesse circoscritto alle Associazioni dei bagni marini alassini.
“La spiaggia è la prima difesa della nostra città – il presupposto del Sindaco di Alassio che stamani, insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici Rocco Invernizzi e alla Protezione Civile, Franca Giannotta e al dirigente dell’Ufficio Tecnico Enrico Paliotto ha incontrato tutti i rappresentanti delle categorie cittadine – ed è per questa ragione che il Ministero della Protezione Civile ha stanziato 2,5 milioni lo scorso anno e altrettanti quest’anno: perchè Alassio creasse tra la città e il mare lo sbarramento di sabbia destinato a mitigare la forza delle onde durante le mareggiate invernali”.
“La richiesta di finanziamento di una difesa della costa  – ha precisato infatti Franca Giannotta –  era stata presentata alla Protezione Civile subito dopo la mareggiata del 2018, proprio perché costituisce la difesa della città
L’incontro per relazionare i rappresentanti delle categorie alassine di quanto emerso nel corso della videoconferenza con la Regione Liguria della scorsa settimana.
“La Regione – ha spiegato infatti Melgrati – ritiene che prima di autorizzare un’opera di difesa soffolta, sia necessario un congruo monitoraggio del ripascimento straordinario effettuato l’inverno scorso. Oggi però abbiamo un finanziamento di 2,5 milioni che dobbiamo impegnare entro dicembre per non correre il rischio di perderli. Così come è stato in precedenza, torniamo a voi perchè da questo incontro esca unità di intenti sul modus operandi. Ci sono due opzioni: insistere con il geotubo o assecondare il pensiero della Regione, ma dobbiamo essere tutti d’accordo. Io ho già chiesto un incontro con l’Assessore Giampedrone e ci vorrei andare con un rappresentante di ognuno di voi. Ma, ripeto, dobbiamo essere un’unica voce”.
Se la maggior parte dei convenuti si è dichiarata favorevole al geotubo, di parere differente l’ABA che vede in un nuovo ripascimento strutturale, auspicato dalla Regione, la soluzione più efficace.
“Registro la quasi totalità del consenso sul progetto del geotubo – la conclusione di Melgrati – e il disaccordo dell’Aba che rappresenta una sparuta minoranza tra i balneari alassini”.
“Entro il 31 dicembre di quest’anno – il commento dell’Assessore Invernizzi – dobbiamo contrattualizzare l’intervento sia esso quello del geotubo, sia il ripascimento, ma se non finalizziamo perderemo il contributo. In attesa che l’Assessore Giampedrone riceva la delegazione alassina, presenteremo il nostro progetto che è comprensivo dell’opera di difesa soffolta, dell’allungamento del pennello di Passeggiata Cadorna e di un ripascimento straordinario: confidando che la Regione ascolti le nostre richieste, saremo comunque in grado di fruire del finanziamento della Protezione Civile”.